È peculiare per l’attività di ricerca dello Studio Azzurro disegnare mappe.
In questa mappa realizzata per la pubblicazione Musei di Narrazione sono espresse graficamente le densità di relazioni, gli attraversamenti, le compresenze, gli incontri, le attività e i risultati, degli ultimi dieci anni di ricerca e di lavoro, dove l’ambito museale è stato uno degli scenari più stimolanti per la nostra attività espressiva, sul rapporto tra essere umano e tecnologie.
Promemoria 1
Il fondo realizzato con un effetto nuvolato, sul quale si intrecciano aree, traiettorie, orientamenti e suggestioni, prende ispirazione dal testo di Carlo Rovelli La realtà non è come ci appare nel quale la granulosità dell’intero mondo esistente, su scala estremamente piccola, come quella sub-atomica che ci appare nel suo mutevole stato di esistenza probabilistica, come una nuvola di particelle che esistono nel momento stesso in cui le guardiamo e che scompaiono al volgere del nostro sguardo – spunto e contemporaneamente sfida alla nostra espressione poetica.
Promemoria 2
I nomi disegnati in grassetto rappresentano i punti cardinali di un orizzonte operativo, fra cui si estende la complessità delle azioni relazionali che hanno permesso la progettazione e la realizzazione di opere complesse come la serie di Musei di narrazione avviati a partire fin dagli anni 1999-2000. I nomi sono posti alle estremità di immaginari assi cartesiani che suggeriscono la possibilità attraverso la creazione di un reticolo ragionato, di orientarsi nella complessità delle posizioni e nella topografia delle parole, rappresentative delle varie tematiche specifiche.
Promemoria 3
“Ben sapendo peraltro che la materia che si stava trattando era fortemente fluida, in continuo divenire e decisamente instabile sul piano della sua natura e dei suoi significati, e che queste modalità non potevano avere nulla di definito e definitivo”. (P.Rosa – Arte e Media)
Musei di Narrazione, spazi dove svolgere una ricerca personale, luoghi dove ordinare l’immaginario collettivo e dove avviare una formazione continua. (L. Sangiorgi, Il Museo Multimediale, il tempo e lo spazio)